Tipi di estintori e il loro utilizzo: quale estintore serve per ogni tipo di fuoco
Estintori di diverse misure.

Tipi di estintori e la scelta giusta per ogni incendio

Gli estintori rappresentano uno degli strumenti fondamentali per la sicurezza antincendio, ma non tutti sono adatti a spegnere qualsiasi tipo di fuoco. Ogni classe di incendio richiede un agente estinguente specifico, che deve essere scelto in base ai materiali coinvolti. Conoscere la classificazione degli estintori e il loro corretto utilizzo aiuta a prevenire danni maggiori e a proteggere persone e ambienti.

FiamPro S.r.l. è specializzata nella progettazione e manutenzione di impianti antincendio, offrendo soluzioni avanzate per la protezione di aziende, edifici pubblici e abitazioni. Affidarsi a professionisti qualificati garantisce la scelta e la gestione ottimale degli estintori, in conformità con le normative vigenti. Sapere quale estintore utilizzare in ogni situazione può fare la differenza tra un principio d’incendio sotto controllo e un’emergenza fuori controllo.

Tipi di estintori: classificazione e caratteristiche

Gli estintori si distinguono in base all’agente estinguente contenuto, che determina il tipo di incendio che possono domare. Ogni modello è progettato per rispondere a specifiche esigenze, garantendo un’efficace protezione contro il rischio incendio.

Estintori a polvere

Tra i più versatili, sono efficaci contro incendi di classe A, B e C. Il loro agente estinguente è una polvere chimica che soffoca le fiamme, interrompendo la reazione di combustione. Sono adatti per ambienti industriali, officine e magazzini.

Estintori a CO₂ 

Ideali per incendi di classe B e C, funzionano sottraendo ossigeno al fuoco senza lasciare residui. Sono utilizzati soprattutto in uffici, laboratori e locali con apparecchiature elettriche, poiché non danneggiano dispositivi elettronici.

Estintori a schiuma

Indispensabili per incendi di classe A e B, rilasciano una sostanza che raffredda le fiamme e impedisce la riaccensione. Sono comunemente impiegati in ambienti commerciali e autorimesse.

Estintori ad acqua 

Specifici per incendi di classe A, sfruttano l’azione raffreddante dell’acqua per spegnere fiamme originate da legno, carta e tessuti. Sono meno diffusi in ambito industriale, dove altri estinguenti offrono una maggiore efficacia.

Estintori a idrocarburi fluorurati 

Pensati per la protezione di archivi, sale server e laboratori, spengono il fuoco senza lasciare residui, proteggendo beni di valore e apparecchiature sensibili.

Scegliere il giusto tipo di estintore in base al contesto riduce i rischi e garantisce un intervento rapido ed efficace.

Classi di fuoco e relativa scelta del modello più adatto tra i tipi di estintori

Ogni incendio si sviluppa in modo diverso a seconda del materiale coinvolto. La classificazione delle classi di fuoco aiuta a identificare il rischio e a scegliere l’estintore più adatto per un intervento efficace.

Classe A – Materiali solidi combustibili

Carta, legno, tessuti e plastica rientrano in questa categoria. Per spegnere le fiamme, gli estintori ad acqua, a schiuma e a polvere sono le soluzioni più indicate, poiché raffreddano il materiale incendiato e bloccano la combustione.

Classe B – Liquidi infiammabili

Benzina, oli, solventi e alcol generano incendi difficili da controllare. Gli estintori a CO₂, a schiuma e a polvere agiscono inibendo l’ossigeno o creando una barriera che impedisce la propagazione delle fiamme.

Classe C – Gas infiammabili

Metano, propano e butano possono generare esplosioni se non trattati correttamente. Gli estintori a polvere sono i più efficaci, poiché interrompono la reazione chimica della combustione senza rischi di dispersione di gas.

Classe D – Metalli infiammabili

Magnesio, sodio e alluminio bruciano a temperature elevate. Solo gli estintori a polveri speciali riescono a spegnere questi incendi, poiché creano una barriera isolante senza reazioni pericolose.

Classe F – Oli e grassi da cucina

Gli incendi in cucine professionali e domestiche richiedono estintori ad acqua nebulizzata con additivi, capaci di raffreddare e soffocare le fiamme senza rischi di proiezione dell’olio bollente.

Utilizzare l’estintore corretto in base alla classe di fuoco evita di aggravare la situazione e migliora l’efficacia dell’intervento.

Come usare correttamente i vari tipi di estintori

Sapere come utilizzare un estintore in modo corretto fa la differenza tra un intervento efficace e una situazione fuori controllo. Ogni estintore è dotato di istruzioni chiare, ma la rapidità d’azione è fondamentale per domare le fiamme prima che si diffondano.

Passaggi fondamentali per l’utilizzo di un estintore

  • Rimuovere la spina di sicura: Serve a sbloccare il meccanismo di azionamento.
  • Impugnare l’estintore saldamente: Posizionarsi a una distanza di sicurezza dall’incendio, orientando l’ugello verso la base delle fiamme.
  • Premere la leva di erogazione: Dirigere il getto con movimenti laterali per coprire l’intera area interessata.
  • Monitorare l’incendio: Se il fuoco si riaccende, ripetere l’operazione fino a esaurimento dell’agente estinguente.

Errori da evitare durante l’estinzione di un incendio

  • Utilizzare l’estintore senza verificare la classe di fuoco
  • Spruzzare il getto direttamente sulle fiamme anziché sulla base
  • Avvicinarsi troppo alla zona incendiata, rischiando ustioni o inalazioni pericolose
  • Non controllare la pressione dell’estintore prima dell’uso
  • Importanza della manutenzione degli estintori

Un estintore scarico o danneggiato è inutile in caso di emergenza. La normativa antincendio prevede controlli periodici per garantire la funzionalità del dispositivo. La revisione comprende la verifica della pressione, l’integrità della bombola e la sostituzione dell’agente estinguente, se necessario.

Un utilizzo corretto, unito a una manutenzione regolare, garantisce un’efficacia immediata e riduce i rischi di propagazione dell’incendio.

Dove posizionare i vari tipi di estintori per una protezione efficace

Una corretta collocazione degli estintori riduce il tempo di intervento e aumenta le possibilità di domare un incendio prima che si diffonda. La normativa antincendio stabilisce criteri precisi per il posizionamento, in base alla destinazione d’uso degli ambienti e ai rischi presenti.

Punti strategici per il posizionamento degli estintori

Gli estintori devono essere facilmente accessibili, ben visibili e collocati in punti strategici lungo le vie di fuga. Nei luoghi di lavoro, devono essere installati vicino alle uscite di emergenza, agli impianti elettrici e nelle zone a rischio incendio come cucine, magazzini e laboratori. In ambienti residenziali, è consigliabile posizionarli nei pressi di caldaie, camini e garage.

Differenze tra estintori portatili e carrellati

Gli estintori portatili sono adatti per spegnere incendi di piccole e medie dimensioni e devono essere distribuiti in modo uniforme, garantendo una copertura ottimale. La distanza massima da percorrere per raggiungere un estintore non deve superare i 30 metri. Gli estintori carrellati, invece, sono progettati per incendi più estesi e vengono impiegati in industrie, depositi di carburante e grandi impianti produttivi.

Verifica della segnaletica e dell’accessibilità

Ogni estintore deve essere segnalato con appositi cartelli, ben visibili anche in condizioni di scarsa illuminazione. Ostacoli, arredi e materiali accumulati non devono mai impedire l’accesso al dispositivo. Un’adeguata distribuzione degli estintori, unita a una corretta manutenzione, garantisce una protezione efficace e il rispetto delle normative di sicurezza antincendio.

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